Riguardo all’elettromobilità esistono molte riserve e molti pregiudizi. Persistono ostinatamente, anche se sono ormai superati da lungo tempo e non sono più veri. Chiariamo qui di seguito i pregiudizi più comuni:
La durata della ricarica di un veicolo elettrico dipende da tre fattori: la capacità della batteria, la tecnologia di ricarica della batteria e la potenza di ricarica della presa elettrica. Gioca anche un ruolo importante il fatto se la batteria viene caricata completamente o solo fino all’80 percento. Gli ultimi punti percentuali richiedono un tempo relativamente lungo. Chi ricarica l’auto elettrica a casa usando una wallbox ha bisogno di più tempo rispetto a una ricarica rapida presso un distributore di carburante o in una stazione di servizio autostradale. A casa, tuttavia, si ha più tempo a disposizione e non bisogna aspettare che la batteria sia di nuovo carica, specialmente se l’auto viene collegata alla rete elettrica durante la notte. La potenza di ricarica varia tra 3,7 e 350 kW, il che corrisponde a una pausa caffè di pochi minuti o ad un tempo di attesa di diverse ore. Fondamentalmente, il tempo di ricarica di un’auto elettrica può essere facilmente calcolato da soli usando questa formula: capacità della batteria (kWh) / potenza di ricarica (kW) = tempo di ricarica (h).
In Svizzera, la rete di stazioni di ricarica è già oggi ben sviluppata. La Svizzera mostra un ottimo risultato anche facendo un confronto internazionale. Circa 2500 stazioni di ricarica pubbliche sono disponibili in tutto il paese. Lo European Alternative Fuels Observatory elenca un totale di 7000 punti di ricarica in Svizzera. L’espansione è dovuta agli investimenti del settore pubblico, ma anche di quello privato. Imprese elettriche, rivenditori, hotel ed esercizi di ristorazione, in particolare, hanno installato stazioni di ricarica. Inoltre, a Berna e Schlieren si stanno convertendo i lampioni stradali nella zona blu per fungere da stazioni di ricarica nell’ambito di un progetto pilota. Anche Basilea sta portando avanti un progetto pilota con un’infrastruttura di ricarica nella zona blu. Anche chi non ha una possibilità di ricarica a casa, in futuro avrà sempre più opportunità di caricare la propria auto elettrica davanti alla porta di casa. Per i viaggi più lunghi all’estero, ad esempio in vacanza, è necessaria un po’ di pianificazione per assicurarsi di arrivare a destinazione senza pensieri.
Se l’auto elettrica viene caricata usando una wallbox a casa, il costo della ricarica della batteria apparirà sulla prossima bolletta. Questa è la soluzione più semplice per pagare l’elettricità. In viaggio, si può pagare tramite app, con una carta di ricarica o una carta di credito. Anche questo non è complicato. In futuro, i dati identificativi verranno memorizzati nell’auto. Non appena l’auto viene collegata a una stazione di ricarica, questa sarà riconosciuta e la fatturazione avverrà automaticamente. E presso alcune stazioni di ricarica pubbliche, come i parcheggi dei grandi distributori, la ricarica è addirittura gratuita.
Nell’ultimo decennio, il prezzo delle batterie agli ioni di litio è sceso di più di dieci volte per ogni kWh di energia. Questo, insieme a un maggiore volume dell’offerta e di produzione, ha avuto un impatto diretto sui prezzi finali delle auto elettriche. Ulteriori riduzioni significative dei prezzi delle auto completamente elettriche rispetto ai veicoli con motore a combustione si hanno anche ogni volta che i valori limite per le emissioni di CO2 delle autovetture vengono inaspriti e il loro mancato raggiungimento viene sanzionato con una contravvenzione. Gran parte di queste contravvenzioni in futuro influenzerà la politica dei prezzi dei veicoli con motore a combustione e quindi indirettamente favorirà i veicoli elettrici. Inoltre, già oggi alcuni cantoni concedono agevolazioni fiscali sulle auto elettriche. Ormai non c’è quasi più una significativa differenza di prezzo tra un’auto elettrica e un’auto equivalente con motore a combustione. Vale la pena fare un confronto. Senza dimenticare che i costi di servizio e manutenzione di un’auto completamente elettrica sono più bassi rispetto a un’auto con motore a combustione.
Non si può mai escludere completamente che un veicolo prenda fuoco in caso di incidente o a causa di un difetto, indipendentemente dal tipo di trazione. Non ci sono prove che le auto elettriche abbiano più probabilità di prendere fuoco rispetto alle auto con motore a combustione. Inoltre, tutte le auto che ottengono un’immatricolazione devono soddisfare i requisiti legali di sicurezza. Questo vale per tutti i veicoli, sia che siano alimentati a benzina o diesel, a gas naturale o gas liquido, o elettricamente con una batteria o ad idrogeno. Nel caso delle auto elettriche, i componenti elettrici devono avere una protezione a «sicurezza intrinseca» in modo che il flusso di corrente dalla batteria sia interrotto in caso di difetto. In caso di incidente, la batteria viene immediatamente e automaticamente scollegata dagli altri componenti e dai cavi ad alta tensione in modo che non ci sia più tensione elettrica. Se dovesse scoppiare un incendio, i pompieri devono mantenere maggiori distanze di sicurezza e hanno bisogno di più acqua per spegnerlo rispetto a un’auto tradizionale. A conti fatti, però, le auto elettriche sono sicure tanto quanto qualsiasi altra auto.
Una batteria in un’auto elettrica pesa tra i 300 e i 750 kg, il che è chiaramente un fattore che si fa sentire sul peso. Più pesante è un’auto, più energia deve essere utilizzata per poterla muovere. Questo peggiora il suo impatto ambientale. D’altra parte, l’unità di propulsione di un’auto elettrica è molto più leggera di un motore a combustione e non ha bisogno né di un cambio né di una frizione convenzionali. In una ID.4, ad esempio, l’unità di propulsione pesa 90 kg. Per un confronto: un motore a combustione e un cambio manuale o automatico pesano insieme tra i 150 e i 300 kg, a seconda della cilindrata. A conti fatti, un’auto elettrica pesa effettivamente di più a causa della batteria, ma non così tanto come si potrebbe pensare.
Persiste ostinatamente il pregiudizio che un’auto elettrica sia addirittura più inquinante di un’auto con motore a combustione. Questo argomento fa riferimento alle emissioni di CO2 necessarie per la produzione del veicolo e all’energia elettrica per farlo funzionare. I risultati di nuove ricerche delle università di Exeter, Cambridge e Nimega mostrano però un quadro diverso. Secondo lo studio, le auto elettriche causano meno emissioni complessive nella maggior parte dei casi, anche se per la loro produzione vengono utilizzati combustibili fossili. Inoltre, un’auto elettrica sarebbe più rispettosa del clima di un’auto equivalente con motore a combustione nel 95 percento dei casi. Più alto è il chilometraggio, più un’auto elettrica diventa efficiente. L’elettromobilità è più ecologica quando la maggior parte dell’elettricità necessaria per ricaricare la batteria proviene da fonti rinnovabili. Se questo è il caso, come in Svizzera, le emissioni totali di un veicolo elettrico sono fino al 70 percento inferiori rispetto a quelle di un veicolo con motore a combustione per tutta la durata di vita dell’automobile.
Anche se la sensibilità al rumore è molto soggettiva, il rumore effettivo si può misurare in modo estremamente preciso. È un fatto indiscusso che, alla partenza e ad una velocità fino a 30 km/h circa, le auto elettriche producono meno rumore udibile rispetto alle auto tradizionali. Questo fattore vale anche per il traffico stop-and-go. Tuttavia, man mano che la velocità aumenta, i rumori di rotolamento degli pneumatici diventano più forti, cosa che fa diventare sempre più piccola la differenza di rumorosità tra un’auto elettrica e un’auto tradizionale. Le auto elettriche producono invece meno rumore nelle manovre di parcheggio. Inoltre, un motore elettrico non si può né spingere al massimo né fare girare con una marcia troppo bassa – producendo così rumore.
Il cuore di un’auto elettrica è la batteria. A seconda delle sue condizioni, un’auto usata ha più o meno valore. Le condizioni della batteria dipendono dallo stile di guida che si adotta di solito, da quante volte è stata effettuata una ricarica rapida e se la batteria è stata esposta spesso a grandi sbalzi di temperatura. Se però la batteria viene trattata con cura, nel corso degli anni perderà pochissimo della sua potenza e di conseguenza l’auto non si svaluterà eccessivamente. Inoltre, in commercio si trovano batterie sempre migliori e più resistenti. E più auto con motore a combustione approderanno sul mercato delle auto usate perché la gente passerà ai modelli elettrici, più si svaluteranno. Chi invece vuole andare sul sicuro prende in leasing un’auto elettrica.
Una gestione attenta della batteria agli ioni di litio porta a una perdita di capacità e di potenza molto ridotte. Infatti, più importante dell’età della batteria è il modo in cui viene trattata. In linea di massima vale quanto segue: se la batteria non viene esposta a sollecitazioni eccessive, perderà a malapena capacità. Ciò significa però: stile di guida prudente e regolare, poche brusche accelerazioni, utilizzare raramente le stazioni di ricarica rapida e non esporre la batteria a grandi sbalzi di temperatura. Se invece la batteria viene continuamente sollecitata in modo eccessivo, la sua capacità diminuirà in modo costante e duraturo.
Oggigiorno, la maggior parte dei costruttori offre una garanzia generosa sulle batterie: di solito 8 anni o 160 000 km. La maggior parte delle batterie di solito supera di anni la durata di vita dell’automobile stessa. Se tuttavia dovesse verificarsi un guasto, è possibile eseguire una diagnosi dei componenti interessati e sostituirli singolarmente. Non è necessario cambiare l’intero pacco batteria. In caso di riparazione, per prima cosa occorre mettere fuori tensione il sistema ad alta tensione. La batteria può essere riparata esclusivamente da un esperto dell’alta tensione (HVE) qualificato e dotato dei necessari dispositivi di protezione.